Rottamazione quater: cosa succede se non paghi le rate?

Avv. Valentina Volpe

Rottamazione quater: cosa succede se non paghi le rate?

Rottamazione quater: cosa succede se non paghi le rate?

In moltissimi fra quanti hanno ricevuto la comunicazione degli importi dovuti per la definizione della rottamazione – chi non l’ha ancora ricevuta può scaricarla dall’area riservata del sito dell’Agente della riscossione – mi chiedono cosa succederà se le rate non verranno pagate. Vediamolo insieme.  

Introduzione

La rottamazione quater è una misura prevista dalla legge n. 197/2022 che consente di definire in modo agevolato i debiti verso l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. I contribuenti che hanno aderito dovranno iniziare a pagare quanto dovuto a partire dal 31/10/2023 (data di scadenza della prima rata).  

Per approfondire leggi questi precedenti post: Rottamazione quater: un’opportunità per risolvere il debito fiscale e Rottamazione quater: le prossime scadenze 

Conseguenze del mancato pagamento di una o più rate

La rottamazione si perfeziona con il puntuale pagamento dell’importo dovuto. Il tardivo, insufficiente oppure omesso pagamento impedisce il verificarsi degli effetti benefici della rottamazione (e cioè lo stralcio delle sanzioni e degli interessi). Se viene meno la rottamazione riemerge quindi il debito nella sua interezza (tornano, per così dire, “in vita” le sanzioni e gli interessi) al netto degli importi eventualmente versati.

Le conseguenze del mancato pagamento di una o più rate della rottamazione quater sono, dunque, le seguenti:

  • Decadenza dalla rottamazione quater: il debito torna ad essere quello originario, comprensivo di sanzioni e interessi. Le rate già pagate vengono considerate a titolo di acconto.
  • Ripresa delle attività di riscossione: l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può nuovamente avviare le attività di riscossione del debito, tra cui:
    • notificazione di intimazioni di pagamento;
    • iscrizione di ipoteche;
    • fermo amministrativo;
    • pignoramento presso terzi.

Tolleranza di 5 giorni

È possibile pagare una rata in ritardo entro 5 giorni dalla scadenza, senza che ciò comporti la decadenza dalla rottamazione.

Come evitare le conseguenze della decadenza e la ripresa delle attività di recupero credito

Per evitare le conseguenze connesse alla decadenza è possibile adottare le seguenti misure:

  • Valutare la possibilità di ottenere la rateizzazione ordinaria del debito 
  • Accedere alle procedure di sovraindebitamento.

Molto più difficile ipotizzare l’impugnazione degli atti dell’Agente della riscossione, in quanto la stessa presentazione della domanda di rottamazione può comportare il riconoscimento del debito tributario.

Conclusioni

In definitiva, la rottamazione quater era, ed è, un ottimo strumento per gestire e (auspicabilmente) risolvere l’esposizione debitoria verso il Fisco anche se, ovviamente, presuppone la disponibilità finanziaria necessaria per far fronte al pagamento delle rate.

Infine raccomando, come sempre, di non indugiare in attesa degli eventi. I contribuenti che non riusciranno a pagare le rate, a breve, saranno oggetto dell’attività di riscossione del Fisco ed è importante comprendere che un’iscrizione ipotecaria o un pignoramento rappresenta spesso l’avvio di un percorso tortuoso che può condurre alla chiusura delle attività o, per le famiglie, a situazioni disastrose dal punto di vista economico.

Se ti trovi in questa situazione chiamainvia un messaggio WhatsAppprenota una breve videoconferenza o un incontro in presenza al quale potrà partecipare il tuo commercialista. Troveremo insieme la soluzione più utile per le tue esigenze.

Crediti: foto di Pixabay 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *